FAQ
domande frequenti

Lo zoo ospita circa 1000 animali appartenenti a 100 specie diverse.

Almeno due ore e mezza ma consigliamo di prendervi l’intera giornata per poter riuscire a vedere tutti gli animali in attività, avendo essi diverse abitudini.

Non è consentito dividere la visita in due parti. E’ invece possible uscire per qualche minuto e rientrare senza dover pagare nuovamente il biglietto qualora ci fosse la necessità di andare a prendere qualcosa in auto. In questo caso prima di uscire va avvisato il personale alla cassa, in caso contrario l’ingresso non sarà garantito e sarà necessario pagare nuovamente il biglietto.

Sì, è possibile sostare durante il giorno e anche pernottare nel parcheggio del Parco.

No, il parcheggio non è custodito, ma è gratuito.

Abbiamo una tariffa unica giornaliera che permette di accedere al parco in qualunque momento della giornata.

No, non è possibile introdurre animali di alcun genere compresi cani o gatti.  E’ disponibile una custodia cani gratuita, in box singoli.

Si, il parco è solo pedonale e accessibile anche con i passeggini. Non è consentito entrare con le biciclette, pattini, skateboard, monopattini e mezzi con rotelle in plastica che producono rumori  che possono essere fastidiosi per gli animali (carrozzine per bambole, camionicini, ecc…). 

In caso di pioggia e  maltempo non è previsto il rimborso o la validità per un altro giorno.

Si, sono disponibili tavoli per il picnic. E’ vietato fare barbecue.

La nascita di nuovi animali viene segnalata attraverso l’affissione di fiocchi rosa o azzurri in prossimità del cartello identificativo della specie.

Gli animali d’inverno rimangono allo zoo. Le specie più sensibili alle basse temperature hanno reparti interni riscaldati come le piccole scimmie, le giraffe, i gibboni, i lemuri. Questi animali hanno la possibilità di scegliere di restare fuori o ripararsi all’interno. Specie come i fenicotteri e gli ippopotami beneficiano dell’acqua calda termale. Tigri siberiane, leopardi delle nevi e cammelli invece sono molto contenti dell’arrivo della stagione invernale. Agli animali che vanno in letargo, come l’orso, viene garantito uno spazio idoneo.

La gestione degli elefanti è molto complessa, sono degli animali che necessitano di ampi spazi e di cure e attenzioni particolari. La scelta di tenere gli elefanti comporterebbe la rinuncia a molti degli attuali reparti e delle relative specie in essi ospitate.

La tigre bianca non è una vera è propria specie, ma è il frutto di una mutazione genetica. Affinché nasca una tigre bianca è necessario che entrambi i genitori possiedano l’allele recessivo, per cui le tigri bianche selvatiche sono molto rare e hanno anche scarse probabilità di sopravvivenza in quanto spesso sono fisicamente più deboli. Le tigri bianche che si trovano negli zoo sono principalmente frutto di incroci voluti dall’uomo e fatti anche tra animali consanguinei. La tigre bianca non è una specie minacciata.

Gli animali sono controllati da un team specializzato di persone, ciascuna specie ha una dieta bilanciata e adatta alle abitudini alimentari. Il cibo non controllato ed in eccesso potrebbe essere dannoso per la loro salute. Gli unici animali a cui si può dar da mangiare sono quelli che hanno in prossimità del reparto i distributori di mangime fornito dal parco come le caprette.

Gli animali non vengono sedati. I felini, in particolare, in estate oziano durante il giorno. Il leone può arrivare a dormire 20 ore al giorno. Pensate al gatto, come trascorre le sue giornate?

Un guardiano notturno effettuata la sorveglianza che, insieme alle telecamere, garantisce la sicurezza dello zoo.

Una quindicina a tempo pieno tutto l’anno tra guardiani degli animali, giardinieri, manutentori ed educatori ai quali si aggiungono gli stagionali durante il periodo di apertura dello Zoo per la ristorazione, il negozio di souvenir e la gestione della biglietteria.

Gli unici animali con i quali si può avere un contatto diretto e che quindi possono essere toccati sono le caprette e le pecore del Camerun. Un’esperienza alternativa davvero emozionante sono gli incontri ravvicinati con lemurigiraffe, bradipotestuggindove i visitatori, accompagnati da un educatore, possono osservare da vicino e conoscere meglio queste specie entrando direttamente nel loro reparto oppure, nel caso delle giraffe, salendo su una speciale torretta che consente di osservarle dalla loro altezza.

Al Parco Zoo Punta Verde non vengono realizzati spettacoli con gli animali. La spettacolarizzazione degli animali non è tra gli obiettivi di uno zoo moderno. Quello che offriamo sono delle attività educative ed esperienze uniche  per scuole e famiglie in visita al Parco, come i Keeper talk, I segreti dello Zoo e gli incontri ravvicinati.

I soldi vengono gestiti dalla Punta Verde In Situ onlus, associazione senza scopo di lucro che gestisce i soldi destinati ai progetti di conservazione e alla ricerca. I fondi derivano da donazioni dei visitatori (salvadanai, mappe), dai distributori di mangime per le caprette e pesci, attività educative dentro e fuori lo Zoo e vendita di artigianato proveniente dalle zone di origine delle specie che proteggiamo. È inoltre possibile destinare il 5×1000 all’associazione in occasione della compilazione della denuncia dei redditi indicando il numero di codice fiscale (92015940304) dell’associazione nel riquadro dedicato al volontariato.

Al momento non c’è la possibilità di fare volontariato all’interno dello Zoo poiché le norme sul lavoro in Italia non lo prevedono.

La vegetazione è fondamentale per garantire il benessere degli animali in quanto garantisce riparo agli animali sia quando questi vogliono stare defilati sia quando si vogliono proteggere dagli agenti atmosferici. La vegetazione funge anche da arricchimento ambientale in quanto stimola gli animali al movimento e al gioco. Ci rendiamo conto che a volte può essere di ostacolo alla visione dell’animale, ma suggeriamo di ripassare davanti allo stesso reparto in momenti diversi della giornata.

Gli arricchimenti sono un qualunque cambiamento apportato alla gestione o all’ambiente in cui vive un animale in ambiente controllato (nello zoo) con lo scopo di migliorarne il benessere. Quando un animale non si trova in un ambiente naturale ha la necessità di ricevere continui stimoli, non basta rendere bello e realistico il reparto in cui è ospitato, è necessario che anche l’ambiente in cui vive sia in grado di stimolare la manifestazione di comportamenti naturali. Gli arricchimenti possono essere ambientali o alimentari.

Gli animali ospitati nello zoo non vengono prelevati dalla natura ma provengono da:
 
  • scambi con altre strutture, anche nell’ambito di progetti di conservazione (EEP);
  • nascite presso la struttura stessa;
  • affidamenti in seguito a sequestri effettuati dalle autorità competenti.
La maggioranza degli Zoo italiani, come il Parco Zoo Punta Verde, non riceve alcun finanziamento pubblico.            
Il mantenimento degli animali ospitati, le spese di gestione, i costi del personale e lo svolgimento delle attività di ricerca e conservazione sono unicamente garantite dal biglietto d’ingresso. Ognuno di noi, scegliendo di visitare uno zoo, un acquario o un insettario sceglie di sostenere i progetti di conservazione che la struttura conduce, sia mantenendo gli animali al di fuori del proprio ambiente naturale, spesso compromesso dalle attività umane, sia proteggendo gli animali e i loro habitat direttamente in natura.
Una rete internazionale unisce gli zoo e gli acquari di tutto il mondo, permettendo:
 
  • lo scambio di esperienze nel mantenimento e nel benessere degli animali;
  • la riproduzione all’interno dei programmi che mirano alla gestione del patrimonio genetico delle singole specie;
  • la collaborazione nei progetti di conservazione della biodiversità e di sensibilizzazione per la tutela delle risorse naturali.

Nel moderno giardino zoologico sono presenti figure professionali altamente specializzate che, lavorando in team e unendo le loro competenze, hanno l’obiettivo di garantire il benessere degli animali. Guardiani di zoo, veterinari, curatori e ricercatori, ogni giorno valutano attentamente lo stato psicofisico degli animali e seguono protocolli scientifici per far fronte alle necessità specie-specifiche e individuali.

Ogni ambiente è progettato nel rispetto delle esigenze di vita degli animali che ospita. Per ogni specie vengono tenuti in considerazione le abitudini sociali, alimentari e comportamentali, per raggiungere questi obiettivi i guardiani si avvalgono di un’ampia varietà di arricchimenti e di specifici programmi di training. Gli spazi loro dedicati sono realizzati per garantire il ciclo biologico in tutte le stagioni. 

Esiste una legislazione e una licenza che viene rilasciata dal Ministero dell’Ambiente solo se la struttura risponde a elevati standard di qualità quali:
 
  • spazi idonei, una dieta corretta, un livello di accudimento continuo per ogni specie animale;
  • particolare cura nel valutare lo stato di benessere dell’animale seguendo parametri riconosciuti a livello internazionale;
  • presenza di figure professionali, dal veterinario al keeper (addetto alla cura degli animali), all’educatore, al ricercatore scientifico;
  • dimostrare di perseguire fini educativi per le scuole e il pubblico in visita, fini di ricerca non invasiva e finalizzata al miglioramento della conoscenza delle specie animali, fini di conservazione promuovendo e sostenendo progetti di salvaguardia delle specie animali in natura e in ambiente controllato. 

Gli zoo e acquari sono luoghi per accrescere nel pubblico la conoscenza della biodiversità e la sensibilità in relazione a temi ambientali attuali. Alla sezione didattica dei singoli parchi è affidato il compito di avvicinare gli studenti alla causa della conservazione della biodiversità, alla bellezza della natura, alle conoscenze della “rete-vita”, affinché ognuno possa diventare artefice di un importante cambiamento quale è quello di imparare a vivere in maniera sostenibile.

La missione educativa di Zoo e Acquari si realizza attraverso l’uso di metodologie didattiche che fanno leva su un approccio creativo e ludico in grado di stimolare la partecipazione e l’apprendimento di tutti. Gli insegnanti potranno scegliere tra diversi percorsi didattici pensati per affiancarli nell’approfondimento di tematiche trattate in classe e per avvicinare gli studenti al mondo naturale in modo semplice e giocoso, anche attraverso l’utilizzo di reperti naturalistici.

Ogni anno nel mondo zoo e acquari vengono visitati da 700 milioni di persone di varia estrazione sociale e culturale. Visitatori di ogni età si emozionano incontrando e conoscendo gli animali da vicino. Famiglie e amici passano piacevoli momenti di svago. Artisti e fotografi sono attirati dalla varietà di forme e colori, gli zoo offrono stimoli e curiosità nell’incontro con la diversità, gli anziani trovano serenità nel contatto con la natura.

Dipende dalla mansione che si vuole svolgere all’interno del parco, sono comunque preferibili gli studi di tipo scientifico come biologia, scienze naturali, veterinaria. Attualmente non esiste in Italia un percorso di studi per diventare guardiano degli animali (keeper), è un mestiere che si impara principalmente attraverso l’esperienza sul campo. A chi vuole invece lavorare all’interno del dipartimento didattico viene richiesto un percorso di studi di tipo scientifico o in scienze dell’educazione/formazione.

Sono 31 gli zoo con la licenza ministeriale. Attualmente fanno parte dell’Unione Italiana Zoo ed Acquari (UIZA) 17 Giardini Zoologici ed Acquari che si attengono a determinati standard europei relativi alla cura e al mantenimento degli animali selvatici in cattività, di cui 15 soci effettivi e 2 temporanei.

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