WHICH
FISH?

Which Fish?” è la campagna lanciata dallAssociazione Europea degli Zoo e degli Acquari (EAZA) per favorire la conservazione della biodiversità marina e combattere il problema del sovrasfruttamento degli stock ittici. In linea con l’obiettivo 14 dell’agenda ONU 2030 “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”, la campagna ha come finalità principale la sostenibilità dell’uso delle risorse ittiche, declinata in tre ambiti di azione: il consumo umano, il consumo a uso animale per le specie ospiti di acquari e strutture zoologiche e il popolamento di specie acquatiche di vasche ed exhibit di queste strutture.

 

Which Fish?” è la prima campagna EAZA che guarda al mondo marino, unendo acquari e giardini zoologici nell’obiettivo comune della salvaguardia delle risorse ittiche. È promossa da un team internazionale di strutture affiliate a EAZA, quali Costa EdutainmentNausicaa (Francia), Zoo di Wroclaw (Polonia), Oceanario di Lisbona (Portogallo), e supportata dall’Associazione Europea dei Mammiferi Acquatici (EAAM) e dall’Unione Europea dei Curatori di Acquari (EUAC).

Spesso conosciamo bene la problematica degli allevamenti intensivi di mucche, maiali e galline ma non sappiamo nulla di ciò che accade in mare. Quale specie ittica è giusto consumare? A cosa dobbiamo prestare attenzione? Come spesso capita in materia di sostenibilità, la scelta giusta non esiste ma è composta da una serie di comportamenti virtuosi e di valutazioni che dobbiamo fare ogni volta che acquistiamo qualcosa, che sia un pesce, una maglia, una barretta di cioccolato o un quaderno.

Nel caso del pesce per il consumo umano, ad esempio, devono essere presi in considerazione non solo le specie che scegliamo per preparare la cena (alcune sono talmente sovrasfruttate che stanno diminuendo a velocità drammatica) ma anche le zone del mare da cui provengono e i metodi di pesca utilizzati per pescarle.

Ad oggi, circa il 90% delle specie ittiche del Mediterraneo è in declino a causa principalmente della pesca eccessiva. Cosa possiamo fare?

Variamo la nostra dieta

Basta con i soliti pesci come salmone, merluzzo e gamberoni: esistono molto specie commestibili poco conosciute ma soprattutto non sovrasfruttate. Soltanto per il Mediterraneo, l’elenco ufficiale ne conta più di 500 ma, in quasi tutti i Paesi, se ne consumano solo una ventina. Il più delle volte questi pesci poco conosciuti sono deliziosi, ma il mercato non li reputa prodotti di valore. Ricordati che il mercato siamo noi, fatti consigliare dal tuo pescivendolo e, perché no, anche dalle persone anziane che conosci, contribuirai così alla pesca sostenibile.

Impariamo a leggere l’etichetta

Le etichette che troviamo al mercato danno molte indicazioni sulle zone e sulle modalità di pesca ma spesso non ne conosciamo il significato.

questo link troverete un’esaustiva guida sulle nuove etichette redatta dalla Commissione europea.

Scegliamo gli attrezzi artigianali a basso impatto ambientale

I prodotti ittici catturati con metodi artigianali sono quelli più selettivi, hanno un basso impatto sugli habitat e le specie e comportano un minor consumo energetico. Fanno parte di questi attrezzi la nassa, la rete da imbrocco, il palangaro di fondo e la rete a circuizione.

Chiediamo la taglia giusta

Per molti pesci è stata fissata una taglia minima di commercializzazione che garantisce che non vengano pescati e venduti pesci troppo piccoli, pesci cioè che non hanno avuto la possibilità di riprodursi.

Condividiamo il poster realizzato dalla Commissione Europea e WWF Italia

Poniamo attenzione alla stagionalità

Anche i pesci hanno una stagione, proprio come la frutta e la verdura. Se compriamo un pesce di stagione significa che non è stato catturato durante la sua fase riproduttiva. Invece, pescando le varietà in fase di riproduzione, rischiamo di interrompere il ciclo vitale e la proliferazione della specie con conseguente diminuzione della sua disponibilità nelle stagioni future.

Di seguito potrete scaricare due gadget, da costruire anche con i più piccoli della famiglia, per iniziare a familiarizzare con le stagioni del pesce e per scoprire quanto sostenibili sono le vostre azioni quotidiane.

 

IMPRONTOMETRO DEL MARE

OROSCOPO DEL PESCE